In questa guida spieghiamo come diventare un agronomo.

L’agronomo si occupa di attività che coinvolgono diversi settori, quali
consulenza nei settori delle produzioni vegetali, animali e silvicolturali, delle trasformazioni alimentari, della commercializzazione dei prodotti, della ristorazione collettiva, dell’agriturismo e del turismo rurale; difesa dell’ambiente rurale e naturale, della pianificazione del territorio rurale, del verde pubblico e privato e del paesaggio;
progettazione di elementi dei sistemi agricoli, agroalimentari, zootecnici, forestali e ambientali;
collaborazione alla progettazione dei sistemi agricoli, agroalimentari, zootecnici, forestali e ambientali; accertamento della qualità dei prodotti agricoli;
attività catastali, topografiche e cartografiche;
attività di assistenza tecnica, contabile e fiscale alla produzione di beni e mezzi tecnici agricoli, agroalimentari, forestali e della difesa ambientale;
certificazione di qualità e analisi delle produzioni vegetali, animali e forestali primarie e trasformate;
attività di difesa e di recupero dell’ambiente, degli ecosistemi agrari e forestali, lotta alla desertificazione, conservazione e valorizzazione della biodiversità vegetale, animale e dei microrganismi.

Formazione
La formazione scolastica può iniziare già a livello di scuola secondaria di secondo grado. La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un Istituto Professionale – Settore Servizi – Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. In alternativa è possibile scegliere l’Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria e Agroindustria. Il percorso scolastico si articola in due bienni e un quinto anno finale, che termina con l’esame di Stato.

Il percorso scolastico deve poi proseguire a livello universitario con il conseguimento di una laurea di primo livello o di una laurea magistrale.
Per quanto riguarda la formazione universitaria, l’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà.
Si segnalano a titolo indicativo alcune classi di laurea di primo livello
L2 – Biotecnologie;
L21 – Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;
L25 – Scienze e tecnologie agrarie e forestali;
L26 – Scienze e tecnologie agro-alimentari;
L38 – Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali.

Chi sceglie il percorso quinquennale deve invece iscriversi a un corso di laurea appartenente a una delle seguenti classi di laurea magistrale
LM03 – Architettura del paesaggio;
LM07 – Biotecnologie agrarie;
LM35 – Ingegneria per l’ambiente e il territorio;
LM48 – Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
LM69 – Scienze e tecnologie agrarie;
LM73 – Scienze e tecnologie forestali e ambientali;
LM75 – Scienze zootecniche e tecnologie animali.

Dopo avere conseguito il diploma di laurea, vi sono varie possibilità di specializzarsi attraverso corsi specifici organizzati da Facoltà e Istituti di ricerca e da privati.

Accesso alla professione
L’agronomo può lavorare come dipendente, come consulente o come libero professionista e può essere o meno iscritto all’Albo.
Per esercitare la libera professione e per la firma di documenti a valenza pubblica è necessario superare un esame di Stato e iscriversi all’Albo professionale dei dottori agronomi e forestali.
Ai laureati di primo livello spetta il titolo professionale di agronomo iunior, sezione B dell’albo; a quelli con laurea magistrale il titolo di dottore agronomo, sezione A dell’albo.
Le due sezioni individuano ambiti professionali differenti in relazione al diverso grado di capacità e competenze acquisite attraverso i percorsi formativi.
I dottori agronomi e gli agronomi junior dipendenti dello Stato o da altra pubblica amministrazione non necessitano di iscrizione all’Albo.
Per quanto riguarda i settori operativi, oltre a enti pubblici, industrie e aziende agrarie, chimico-agrarie e chimico-farmaceutiche, è possibile rivolgersi agli Istituti di credito agrario.

Sul sito del CONAF – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali è disponibile una pagina su cui si può inserire il proprio curriculum. Il CONAF pubblica anche la rivista trimestrale “AF – Agronomi Forestali” che contiene importanti informazioni su normativa e temi legati al settore agrario.

Chi intende proseguire la carriera come ricercatore del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche deve superare un concorso che viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, oppure direttamente presso le sedi del CNR, dove si può consultare l’elenco dei posti disponibili e i requisiti richiesti.