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La relazione perdita occulta indica il legame tra la quantità d’acqua immessa in una rete idrica e quella che effettivamente arriva agli utenti, considerando le perdite che non sono immediatamente visibili o misurabili (come piccole perdite lungo le tubature sotterranee o guasti non evidenti). Queste perdite, dette “occulte”, rappresentano una parte significativa delle dispersioni totali e vengono individuate attraverso analisi di bilancio idrico e metodi indiretti, perché non sono rilevabili visivamente o tramite segnalazioni evidenti.

Come compilare relazione perdita occulta​

Una relazione tecnica relativa a una perdita occulta deve essere un documento chiaro, completo e strutturato in modo tale da fornire una ricostruzione dettagliata degli eventi, delle indagini svolte e delle conclusioni raggiunte. In primo luogo, il testo deve contenere una descrizione accurata del contesto, specificando dove si è verificato il fenomeno della perdita: occorre quindi illustrare la tipologia dell’immobile o dell’infrastruttura coinvolta, indicando indirizzo, destinazione d’uso, proprietà e ogni altro elemento utile a definire il quadro generale.

Successivamente, è fondamentale spiegare come e quando sia emersa la sospetta perdita. Si dovrà quindi riferire se la segnalazione è stata fatta dai residenti, dall’amministratore, da personale tecnico o da utenze che lamentavano cali di pressione, infiltrazioni o anomalie nei consumi. Un passaggio decisivo è la descrizione delle prime verifiche svolte: vanno esposti i sintomi osservati, come la presenza di macchie d’umidità, gocciolamenti, cedimenti strutturali o aumenti anomali dei consumi idrici registrati dal contatore, nonché i riscontri documentali raccolti, come fotografie, rilievi o referti di laboratorio.

La relazione deve quindi illustrare in modo approfondito le metodologie investigative adottate per individuare la perdita occulta. Si dovranno spiegare le tecniche di indagine non distruttiva eventualmente utilizzate, come l’utilizzo di geofoni, termocamere, traccianti fluorescenti, gas test o videoispezioni delle tubazioni. Ogni metodo andrà descritto sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda i risultati ottenuti, indicando con precisione le aree indagate, le evidenze riscontrate e le eventuali limitazioni riscontrate durante le operazioni. In caso di indagini invasive, come demolizioni localizzate o saggi esplorativi, è necessario documentare le modalità esecutive e gli esiti rilevati.

A questo punto, la relazione deve presentare la diagnosi tecnica, cioè l’individuazione del punto preciso della perdita, la natura del danno (ad esempio, corrosione, rottura per pressione, difetto di giunzione, cedimento strutturale), e le possibili cause che hanno determinato il guasto. È importante inserire anche una valutazione sull’estensione del danno e sulle conseguenze dirette e indirette prodotte, ad esempio danni collaterali a strutture murarie, impianti o beni mobili.

Nella parte conclusiva, la relazione deve proporre le soluzioni tecniche per il ripristino, suggerendo i possibili interventi di riparazione o sostituzione, nonché eventuali opere complementari richieste per il ripristino dell’integrità delle strutture. Potrà inoltre includere una stima dei tempi e dei costi necessari per i lavori, oppure fornire indicazioni per la prevenzione di futuri eventi simili. Nel caso in cui la relazione sia destinata a fini assicurativi, occorre anche fornire una valutazione circa la riconducibilità della perdita a cause accidentali, la datazione presunta dell’evento e riferimenti alle clausole contrattuali eventualmente attivabili.

Infine, affinché il documento abbia valore probatorio, è importante che siano allegate tutte le evidenze raccolte: fotografie, planimetrie, documentazione di cantiere, schede tecniche degli strumenti utilizzati e, se necessario, dichiarazioni dei soggetti coinvolti. La relazione dovrà essere firmata dall’esperto incaricato, con indicazione delle proprie qualifiche professionali e ogni altro elemento utile a garantirne l’autorevolezza e la responsabilità tecnica.

Fac simile relazione perdita occulta​

Relazione Tecnica su Perdita Occulta

Oggetto: Relazione tecnica su perdita occulta impianto idrico
Data: [Inserire Data]
Luogo: [Indirizzo Esatto dell’Immobile]
Richiedente: [Nome Cliente/Richiedente]
Tecnico incaricato: [Nome e Cognome Tecnico]

PREMESSA
Su incarico del sig./sig.ra [Nome Cliente], è stato eseguito un sopralluogo presso l’immobile sito in [indirizzo], al fine di accertare la presenza e localizzare una perdita occulta nell’impianto idrico.

DESCRIZIONE DEI FATTI
Nei giorni antecedenti all’intervento sono stati riscontrati i seguenti sintomi:

  • Anomalo incremento dei consumi idrici rilevati dal contatore
  • Presenza di umidità, aloni e/o muffe su pareti/pavimenti
  • Riduzione della pressione idrica agli apparecchi sanitari
  • Segnalazione acustica di scorrimento acqua anche a rubinetti chiusi

    OPERAZIONI EFFETTUATE

    1. Chiusura di tutti i punti di erogazione interna e verifica del contatore generale, riscontrando il movimento dello stesso a impianto chiuso.
    2. Ispezione visiva delle zone segnalate con fenomeni di umidità e dei locali contigui.
    3. Indagine strumentale tramite:
      • Ricerca con gas tracciante (miscela di azoto e idrogeno)
      • Termografia ad infrarossi
      • Geofonia per rilevamento di rumori anomali nelle tubazioni
    4. Verifica delle valvole di intercettazione e dei raccordi accessibili.

      RISULTATI DELLE PROVE
      Dall’analisi strumentale si è riscontrata una perdita localizzata in corrispondenza di [specificare posizione: ad es. tratto sotto il pavimento della cucina, muro del bagno, ecc.].
      La termografia ha evidenziato un’anomalia termica compatibile con la presenza di acqua nei materiali edili.
      La prova con gas tracciante ha confermato la fuoriuscita di gas in prossimità dell’area individuata.

      CONCLUSIONI
      Si conferma la presenza di perdita occulta nell’impianto idrico, localizzata in [specificare posizione]. La perdita ha causato infiltrazioni nei materiali circostanti, con conseguente formazione di umidità.
      Si raccomanda l’intervento di riparazione mirata del tratto di tubazione coinvolto e la successiva verifica di tenuta dell’impianto.

      RACCOMANDAZIONI

  • Esecuzione dello scavo localizzato e sostituzione del tratto ammalorato
  • Ripristino delle finiture edilizie danneggiate
  • Monitoraggio dei consumi idrici nei giorni successivi all’intervento

    ALLEGATI

  • Documentazione fotografica dell’intervento
  • Termografie
  • Planimetria con indicazione del punto perdita

    [Luogo e Data]

    [Firma Tecnico]
    [Nome e Cognome – Titolo Professionale]
    [Numero Iscrizione Albo/Ordine]
    [Recapito]