Un nail art è un centro presso il quale si decorano e ricostruiscono unghie mediante l’aplicazione di unghie artificiali e di decorazioni più o meno stravaganti, come swarovsky, tattoo e smalti fluorescenti. La clientela di questo tipo di attività stà diventando negli ultimi anni sempre più eterogenea, raccogliendo diverse fasce di età e persone appartenenti anche al sesso maschile. L’attività di nail artist rientra nella sfera più ampia di competenza dell’onicotecnica, ovvero quella figura professionale che si occupa della cura delle unghie mediante l’utilizzo di prodotti specifici. Per svolgere questo tipo di professione è necessario essere in possesso del diploma da estetista, ottenibile mediante la frequentazione di un apposito corso triennale della durata di 1800 ore, al quale fà seguito un esame teorico pratico. Una volta ottenuto tale titolo, sarà possibile aprire un centro per la ricostruzione unghie secondo i passaggi che vedremo in questa guida.

Il corso di formazione necessario per diventare estetista, e di conseguenza onicotecnica, ha un costo che varia dai 2000 ai 2500 euro, a cui vanno aggiunte le spese relative all’affitto di un locale, i contributi INPS, pari a circa 3000 euro l’anno, e quelle relative ai macchinari necessari per poter lavorare, come la fresa, la macchina per la ricostruzione delle unghie in gel, l’aerografo per decorazioni particolari ecc.

Le procedure burocratiche necessarie per aprire questo tipo di attività comprendono la presentazione al Comune di appartenenza della dichiarazione di inizio attività (DIA), a cui farà seguito la visita da parte dell’ufficio competente atta a verificare che sussistano le condizioni igienico sanitarie necessarie. Dovremo inoltre richiedere l’attestato di qualifica professionale alla Commissione Provinciale dell’Artigianato, per potersi iscrivere all’albo delle imprese Artigiane.

L’apertura di un centro nail art rappresenta un’attività ad alto rischio, in quanto si deve tenere conto della concorrenza presente in questo ambito, che vede molte persone lavorare nel mercato nero, con tariffe più basse e convenienti per la clientela rispetto a chi avvia un’attività in regola, che deve sottostare a spese di gestione fisse. Se desideriamo avere un’assistenza nel nostro percorso lavorativo possiamo valutare la possibilità di aprire un centro nail art in franchising, che ci permetterà di sfruttare il marchio prescelto a livello pubblicitario, rendendo più facile il processo di fidelizzazione dei clienti, e ci consentirà di ridurre il rischio di insuccesso legato all’apertura di una nuova attività.