Con la crisi economica galoppante, molti italiani stanno seriamente considerando l’idea di emigrare all’estero. Molti vanno in un paese che a loro piace ma altri ripiegano in luoghi dove il costo della vita è molto basso. Uno di questi paesi è certamente il Brasile. Ma come aprire un conto corrente in questo paese? E soprattutto è necessario essere residente in Brasile per aprire un conto lì? Seguendo questa guida scopriremo come regolarci in questa occasione.

La prima precisazione da fare (e anche la più importante) è che non si può aprire un conto bancario in Brasile se non si è residenti quindi è chiaro che bisogna vivere sul posto per avere un conto a proprio nome. Di conseguenza, se avete intenzione di aprire un’attività lavorativa in questo stato non potrete farlo perché è necessario essere possessori di un conto corrente sul posto. Senza residenza si possono aprire solo conti di deposito in moneta brasiliana ma in istituti bancari capaci di cambiare la valuta.

Se avete, dunque intenzione di stabilirvi in Brasile e quindi essere in grado di avere il conto, dovete comunque contattare il Banco do Brasil che potrà darvi delle direttive e dettagli per poter arrivare nel vostro nuovo stato preparati e coscienti di ciò che dovete fare. Questa banca si occupa anche di trasferimento di fondi e gestione dei capitali. Il conto è importante anche per ricevere bonifici e denaro in tutte le valute ma abbiamo già detto che per aprire un conto bisogna essere residenti. Non ci crederanno sulla parola. Dovete fornire, oltre, ovviamente, al vostro passaporto, una prova di indirizzo ovvero una bolletta per esempio del gas o della luce che rechi sulla busta il vostro nome e cognome e un indirizzo brasiliano.

Una volta che avrete esibito tali documenti, potete tranquillamente procedere all’apertura del vostro conto. Per essere sicuri che tutto è regolare è bene che parliate la lingua locale ma se ciò non fosse possibile, portate con voi un interprete. Se, invece, non intendete rimanere in Brasile ma siete soltanto di passaggio, potete essere titolari di conti correnti in valuta straniera soltanto dopo aver ottenuto dalle autorità locali un visto per effettuare tale operazione. Questi conti, però, sono soggetti a restrizioni e quindi vanno gestiti da agenzie autorizzate per operare nel mercato del cambio. Tutto questo è regolato dal RMCCI ovvero Regolamento del Mercato di Cambi e Capitali. Se volete saperne di più potete dare un’occhiata a tale regolamento.