Sembrano non conoscere crisi le frodi creditizie. Ad affermarlo è Experian leader mondiale nei servizi per la prevenzione dei rischi di credito, che riferisce come le frodi creditizie colpiscano soprattutto banche, finanziarie e assicurazioni nella richiesta di servizi di ogni tipo, dai mutui alle assicurazioni, ai prestiti personali, fino ad arrivare ai finanziamenti auto, alle carte di credito e ai conti correnti. Se la Gran Bretagna è tartassata, anche gli italiani non devono dormire sonni tranquilli: dati piuttosto allarmanti erano arrivati dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio Crif sulle frodi creditizi, che aveva mostrato un’evoluzione delle truffe: se il prestito finalizzato rimane la forma di finanziamento più colpito, i truffatori hanno rivolto il loro interesse verso auto, moto e nuovi settori di “abuso”.

In calo i furti di identità. Dopo anni di continua crescita, afferma Experian, calano finalmente i furti d’identità, che sono diminuiti del 19% rispetto all’anno precedente, ma a fronte di un aumento massiccio (+59%) delle frodi condotte in prima persona, ovvero la falsificazione o l’omissione di dati personali rilevanti per aggirare le valutazioni di merito creditizio. In cosa consistono questi furti? I microcriminali si scambiano e condividono informazioni personali proprie o di terzi (documenti d’identità, conti bancari, indirizzi di residenza, recapiti telefonici) per richiedere finanziamenti a nome di persone ignare o destinate a non essere mai più rimborsate. Un altro “noi” acquista beni o richiede crediti con l’intenzione premeditata di non pagare o rimborsare il finanziamento. Per farlo, utilizza i dati identificativi di persone all’oscuro di tutto: ad esempio, un truffatore acquista un bene a rate utilizzando i dati anagrafici di un terzo oppure richiede la carta di credito dichiarando all’istituto finanziario dei dati anagrafici falsi ma l’indirizzo vero per riceverla direttamente a casa propria.

Le frodi per prodotti finanziari. Il prodotto finanziario più colpito rimane il finanziamento auto, con circa 38 casi di frode ogni 10 mila (+13%), davanti ai mutui (32 casi su 10.000, +13%), all’apertura di conti correnti (23, in crescita del 25%) e alla richiesta di carte di credito (19, +4%). Meno colpiti da tentativi di frode sono invece i servizi assicurativi (9 casi su 10.000), i prestiti personali e l’apertura di libretti di risparmio (7 casi su 10.000).

Come difendersi. Nella vita quotidiana sono numerose le situazioni in cui è indispensabile comunicare i propri dati, ad esempio per acquistare un bene, attivare un servizio, concludere un accordo. Ma esistono piccoli accorgimenti per tutelarsi dalle frodi. Innanzitutto non bisogna rispondere alle mail che richiedono i dati personali o le credenziali di accesso a eventuali servizi di home banking (magari collegandosi al sito della propria banca per delle verifiche tecniche): una banca non richiede via mail le credenziali di accesso, gli estremi della carta di credito o altre informazioni personali. Nello stesso tempo, è bene non chiamare numeri di telefono di emergenza spediti via sms per bloccare la carta, ma solo quelli ufficiali ricevuti dalla propria banca e riportati sulla carta di credito. Prima di cestinarlo, bisogna sminuzzare in mille pezzi qualsiasi documento da cui si possano ricavare i dettagli della propria carta di pagamento o le coordinate bancarie: uno dei metodi più utilizzati dai ladri d’identità, infatti, è quello di rovistare tra i rifiuti o impadronirsi della posta degli utenti.

In generale, bisogna avere molta cura dei propri documenti d’identità e quando ci viene richiesto di lasciarne una copia (ad esempio in albergo) facciamolo solo se strettamente necessario e soprattutto quando siamo certi della serietà del nostro interlocutore. Un altro elemento fondamentale per salvaguardare la sicurezza dei nostri dati è quello di aggiornare costantemente il sistema antivirus del pc e dotarsi di un programma (firewall) capace di controllare le comunicazioni che avvengono tra il computer e la rete, in modo da bloccare tempestivamente quelle non autorizzate. Quando poi si effettuano degli acquisti on line, bisogna verificare sempre gli strumenti di sicurezza del sito internet e, prima di fornire gli estremi della carta di credito, è bene assicurarsi che la pagina su si sta effettuando la registrazione o il pagamento sia contrassegnata dalla presenza di un lucchetto e sia caratterizzata dall’estensione “https” anziché “http”.

E in caso di frode? Bisogna immediatamente denunciare il fatto (o anche solo il sospetto) alle forze dell’ordine, soprattutto in caso di furto o smarrimento dei documenti d’identità o se si dubita di essere stati derubati della corrispondenza postale. E’ brutto pensare che un amico, un parente, un collega, un vicino di casa (oltre agli estranei) possano truffarci, ma la prudenza non è mai troppa. Con nessuno.